ArkiZoic Project XIII – Turris Capta 66343

DVID N: 66343 - Y: 2024 - Exhibition

ArkiZoic Project XIII is the thirteenth edition of Duilio Forte’s series of solo exhibitions on the theme ArkiZoic, taking place at Castel Vigolo in Trentino from October 13 to October 25, 2024.

ArkiZoic Project XIII – Turris Capta

ArkiZoic Project XIII è la tredicesima edizione della serie di mostre personali di Duilio Forte sul tema ArkiZoic, che si svolge presso Castel Vigolo in Trentino dal 13 Ottobre al 25 Ottobre 2024. In questo luogo speciale Antoni0 Tabarelli de Fatis, Spazio RT, ospiterà l’artista per un assalto alla torre del castello. Un’operazione simbolica che vuole configurare il ritorno della natura come punto centrale nella liberazione di una struttura militare, che da baluardo dell’azione antropocentrica sul territorio e sugli uomini diventa luogo di tregua e sosta, attraverso il teatro della meraviglia e della natura.

Il titolo della mostra prende le mosse dal manifesto ArkiZoic stilato il 12 Febbraio 2009 in occasione dei 200 anni della nascita di Darwin. AtelierFORTE fissa i punti fondamentali del pensiero ArkiZoic attraverso un manifesto declinato in un insieme di sette regole.

Luogo

Vigolo Vattaro e la Torre del castello di Vigolo.

Vigolo Vattaro, situato a 725 metri sul livello del mare, è il principale centro dell’Altopiano della Vigolana, a pochi chilometri da Trento e dal lago di Caldonazzo. Le sue origini risalgono all’età del Bronzo. Importante la presenza della Via Claudia Augusta, un’antica strada romana che collegava la Valsugana alla valle dell’Adige. Grazie alla sua posizione strategica, situata sul passo tra la Vigolana e la Marzola,  venne costruito il Castello di Vigolo, già documentata la sua presenza nel 1214, per proteggere la strada verso Trento.

Calendario

La mostra prevede l’allestimento il 12 e 13 Ottobre con opening il 13 pomeriggio alle 18. Mentre il 25 Ottobre come atto conclusivo ci sarà l’incontro con i professionisti e architetti, dove il metodo ArkiZoic si intreccerà con la disciplina architettonica. Il 27 Ottobre la mostra verrà disallestita.

“Arkizoic e Trentino: Visioni primordiali e paesaggi Architettonici”

L’intreccio tra le forme arcaiche e mitiche dell’Arkizoico e il paesaggio trentino diventa una riflessione su come l’architettura possa essere un mezzo per connettersi con le origini profonde e, al contempo, rispettare e valorizzare il contesto ambientale in cui si inserisce.

Workshop con studenti

In concomitanza con l’allestimento agli studenti sarà chiesto di sviluppare dei contenuti legati alla regola arkizoic utilizzando la tecnica del video come media finale. Si dovranno quindi confrontare con i punti della regola trasformandoli in piccole storie dove avranno la possibilità di avviare un ragionamento su quelle che possono essere le ragioni che spingono l’uomo al fare creativo e come queste motivazioni si concretizzano in atti reali. La semplice registrazione della realtà consentita dalle tecnologie moderne diventa complessa e articolata, si struttura in una narrazione che attraverso il confronto con il fruitore del contenuto divenedo un atto creativo. Lo scopo dell’esercizio è quindi quello di stimolare un approccio attivo-creativo all’uso dei media che da consumatori di tempo diventano strumenti di comunicazione. Lo studente da passivo fruitore di contenuti, livello di base, viene chiamato a ragionare sulla loro creazione facendo un salto verso un livello avanzato e riprendendo l’idea dello scrittore americano John Crowe Ransom.

Secondo Ransom e altri critici associati al New Criticism, la lettura di un testo letterario può essere fatta a diversi livelli:

1. Livello di base: Il piacere di leggere la storia per il suo contenuto immediato, il cosiddetto “plot” o trama. Qui il lettore si lascia coinvolgere semplicemente dagli eventi narrati.
2. Livello intermedio: La scoperta dei significati nascosti o impliciti, che possono includere simboli, allegorie e temi sottostanti. Questo richiede una comprensione più approfondita del testo e delle sue sfumature.
3. Livello avanzato: La consapevolezza e l’analisi della struttura e della tecnica narrativa, cioè il modo in cui l’autore ha costruito il testo, utilizzando elementi formali come stile, linguaggio e struttura. A questo livello il lettore diventa anche critico nei confronti del testo stesso.

Queste le fasi che caratterizzano tutte le operazioni creative su cui ci confrontiamo quotidianamente sia come fruitori che creatori.

I contenuti così prodotti potranno essere utilizzati come veicolo social per stimolare il dibattito durante l’incontro con i professionisti.

Contenuti della mostra

La mostra prevede tre livelli che riprendono il modus operandi di AtelierFORTE in maniera “reverse”, partendo dalla fase più elaborata per arrivare a quella primordiale.

Al primo piano della torre verranno proposti dei contenuti video dove le opere di Duilio Forte diventano protagoniste di un sistema narrativo più ampio che inserendole in contesti specifici le fanno dialogare con la quotidianità dell’esperienza umana, rappresentando in modo narrativo il rapporto tra opera e fruitore.

Al secondo piano la mostra propone alcuni pezzi scultorei che rappresentano i filoni principali di indagine legati al pensiero ArkiZoic quali il tema “URSUS” (Ursus Gulliver) il tema “SLEIPNIR” (Sleipnir in ferro), Il tema “PTERO”, (Ptero in ferro) e infine il tema di “HUGINN E MUNINN” (Il corvo in ferro e legno).

Al terzo piano della torre sarà presentato il tema delle grandi installazioni, collegate alla Land Art, con un’installazione libera che si articola come uno schizzo tridimensionale e che si collega alla figura di Sleipnir che sarà realizzata al lato della torre verso il prato a est.

Untitled Artwork

Regola ArkiZoic

I.Metti l’anima nelle tue opere
II.Usa la matematica e la geometria della natura
III.Usa il metodo euristico
IV.Dai spazio al caso, all’errore e al non finito
V.Usa i materiali e le forme della tradizione
VI.Usa la decorazione
VII.Usa il disegno come schizzo emozionale

ArkiZoic si ispira alle ere geologiche e in questo vuole rimarcare una continuità temporale con il Fanerozoico, l’eone nel quale si è palesata in modo esplosivo la vita sulla terra.
L’ArkiZoic ERA è un’azione concreta verso il ricongiungimento di Arte e Architettura con la Natura. La prima mostra “ArkiZoic Project I” si è tenuta nel 2016 a Stoccolma presso il museo di Biologia.

L’architettura intesa come arte che contiene le arti è la matrice originaria da cui Forte prende il via costruendo un pezzo alla volta un’idea di mondo popolato da animali fantastici e atmosfere di ispirazione surrealistica. Artista completo e politecnico, utilizza tutte le tecniche che sono finalizzate a questa idea di mondo, in particolare spazia dalla scultura al design, dalla pittura al video, dalla landart al coding. In questo universo si confrontano il passato e il futuro, la mitologia e la fantascienza. La contemporaneità emerge vivida dallo scontro violento degli abissi di spazio-tempo che circondano le nostre esistenze.

 

DUILIO FORTE
Artista italiano e svedese, si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano e fonda AtelierFORTE.
Il suo lavoro multidisiplinare, descritto nella regola ArkiZoic, sintetizza un’idea di mondo sospeso tra passato e futuro, ispirato agli animali immaginari o estinti, alla mitologia, alla fantascienza e all’architettura.
Partecipa alla XI e XII Biennale internazionale di Architettura di Venezia e alla XXI Triennale internazionale di Milano.
Sono 54 le opere monumentali lignee della serie Sleipnir (h 10-15 m), ispirate al leggendario cavallo di Odino.
Ha esposto in Svezia, Svizzera, Francia, Spagna, Polonia, Italia, Monte Carlo, Slovacchia, Corea del Sud, Cina e USA.
Il suo lavoro è stato pubblicato da numerosi quotidiani, riviste e tv tra le quali Rai 5, Sky Arte, RSI, Dezeen, Il Corriere della Sera, La Repubblica, Madame Figaro, Domus, Interni, Life Cina, New York Times.


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