All’interno della mostra “Stanze” a cura di Beppe Finessi durante la XXI Triennale internazionale 2016 nasce l’opera URSUS II nasce per dare la possibilità di provare un’esperienza abitativa minima in una forma zoomorfa. L’orso è un’animale associato alla natura del nord dove vive nella foresta o sui ghiacci. La dimensione monumentale della struttura rende possibile vivere l’opera in tutte le sue parti.
L’opera URSUS nasce per dare la possibilità di provare un’esperienza abitativa minima all’interno di una forma zoomorfa. L’orso è un’animale associato alla natura del nord dove vive nella foresta o sui ghiacci. La dimensione monumentale della struttura rende possibile vivere l’opera in tutte le sue parti.
La testa-ingresso è costituita da una sauna. La purificazione della mente e del corpo introducono all’ambiente principale, il corpo. La prima parte dell’interno del corpo è suddivisa su due livelli, in basso due piccoli bagni e sopra un letto. Lo spazio centrale, a tutta altezza, è lo spazio della convivialità. Un lungo tavolo centrale, una cucina. L’interno è abitato da molti oggetti, sculture, libri e immagini legati al mondo scandinavo, alla mitologia e ai viaggi. Ursus, Fafnir, Hugmun, Sleipnir, Convivalis II, Huginn, Huginn & Munin sono alcune delle opere che popolano il grande Ursus. Da una delle zampe è possibile uscire sulla pancia e sentirsi parte della natura circostante.
L’idea di URSUS prende origine dalla passione per il museo di Biologia di Stoccolma, Biologiska museet, del 1893, un grande diorama della fauna scandinava a 360 gradi dipinto da Bruno Liljefors e dalla scoperta della magnifica Carta Marina di Olaus Magnus conservata presso Carolina Rediviva l’edificio principale della libreria universitaria di Uppsala. La mappa, in nove fogli 55 x 40 cm, redatta nel 1539 (Carta Marina et descriptio septemtrionalium terrarum ac mirabilium rerum in eis contentarum, diligentissime), ebbe una seconda edizione pubblicata nel 1555 insieme all’Historia de gentibus septentrionalibus, la monumentale opera in latino sui costumi della scandinavia che venne tradotta in italiano nel 1565.
Il testo introduttivo alla Carta descrive così l’illustrazione degli VRSI ALBI:
Foglio A, area O della mappa.
“Oltre di questo al mare Glaciale per li nodanti pesci di ghiazzo, che durano per otto mesi, si dimonstrano fra le chiazze Orsi, che ficandosi sotto, pigliano pesci, & diuorano: il che certamente non potrebbe accadere so quiui non fosse fra le cauerne de l’acqua, gran molitudine di pesce, mai il circolo dimonstrante le differentie de uenti facilmente per se stesso e dechiarato.”
Attualmente l’opera URSUS è stata acquisita dalla Triennale di Milano.