Main collectors:
Massimo De Carlo
Alessandro Mendini
Publications:
Domus n.935 | Bravacasa n.2-2008 | Gardenia n.294 | DDN n.167 | 100 Cucine n.1 -2010 | OfArch n.114 | Look n.2008/07 | Loft2-2007 | Maison d’artistes-2009 | DDB n.45 | Casamica n.1 0-2007 | Nordisk Interior n.2-2007 | Bunpic China n.19 | Ospiti Inaspettati 2010 | DeAr n.3 2012 | Bravacasa n.11 2012
Exhibitions:
Going Places – Nhow Hotel, Milan
The centuries long detail – Collective exhibit, Cheongju International Craft Biennale, South Korea
Semi-Equi – Double solo exhibit, GAM Galleria d’arte moderna Genova Nervi
Castra Exemplorum – Temporary installation, Fabbrica del Vapore, Milano
Sleipnir MMXI – SpazioRT, Milan
Ospiti Inaspettati – Casa Boschi di Stefano, Milan
Artissima 2014
Biologiska Museet Stockholm 2011–2016
Istituto italiano di cultura Stoccolma 2015-2020 sala Ponti
Freyja è considerata la dea dell’amore, della seduzione, della fertilità, della guerra e delle virtù profetiche. Ad essa viene dedicato il quinto giorno della settimana, il venerdì, detto appunto Friday in inglese.
Gli eroi caduti in battaglia verranno accolti ad Asgar, la residenza degli dei. Parte di essi andranno da Odino nel Valhal mentre gli altri presso Fólkvangr il grande prato di Freyja dove si trova Sessrúmnir, la Sala dei banchetti, che tradotto letteralmente significa “Sala dalle tante sedie”.
Freyja è una divinità della mitologia norrena, dapprima della stirpe dei Vanir, ma dopo la pace che concluse il conflitto fra le due stirpi divine, viene mandata dagli Æsir come ostaggio e diviene una di loro. Ha molte manifestazioni ed è considerata la dea dell’amore, della seduzione, della fertilità, della guerra e delle virtù profetiche. È figlia di Njörðr e di Skaði, sorella di Freyr e moglie di Óðr, a causa del quale soffre le pene d’amore, dato che la lascia per intraprendere lunghi viaggi, costringendola ad infruttuosi inseguimenti, durante i quali si lascia andare a pianti di lacrime d’oro. Assieme al consorte, mette al mondo due splendide fanciulle, dai nomi emblematici: Görsimi e Hnoss, sinonimi di “tesoro”. Loki la definisce una ninfomane, sempre pronta a saziare le sue voglie con qualunque tipo di partner, dai giganti agli elfi, ed in effetti il suo irrefrenabile desiderio è cantato nelle Mansöngr, letteralmente canzoni per uomini, liriche amorose, ufficialmente vietate, ma diffusissime nelle alcove. Ne parla l’Edda di Snorri che afferma che la dea ama i canti d’amore e incita gli innamorati ad invocarla; aggiunge anche che Freyja cavalca nei campi di battaglia ed ha diritto alla metà dei caduti che guiderà in battaglia durante il Ragnarök, mentre l’altra metà è del dio Odino. Alla fine della guerra fra i Vanir e gli Æsir va a vivere con il fratello fra questi ultimi. Dimora nel palazzo Sessrumnir, che significa “dalle tante sedie”, che si trova in Folkvang, “campo di battaglia”; ne esce ogni giorno viaggiando su un carro scintillante tirato da due gatti (si presume di razza delle foreste norvegesi).
In Norse mythology, Freyja is a goddess associated with love, beauty, fertility, gold, war, and death. Freyja is the owner of the necklace Brísingamen, rides a chariot pulled by two cats, owns the boar Hildisvíni, possesses a cloak of falcon feathers, and, by her husband Óðr, is the mother of two daughters, Hnoss and Gersemi (that mean treasure and jewel). Along with her brother Freyr, her father Njörðr, and her mother, she is a member of the Vanir.Freyja rules over her heavenly afterlife field Fólkvangr and there receives half of those that die in battle, whereas the other half go to the god Odin’s hall, Valhalla. Within Fólkvangr is her hall, Sessrúmnir, (which means “filled with many seats”). Freyja assists other deities by allowing them to use her feathered cloak, is invoked in matters of fertility and love, and is frequently sought after by powerful jötnar who wish to make her their wife. Freyja’s husband, the god Óðr, is frequently absent. She cries tears of red gold for him, and searches for him under assumed names. Freyja has numerous names, including Gefn, Hörn, Mardöll, Sýr, Valfreyja, and Vanadís. (http://en.wikipedia.org/wiki/Freyja)